Ogni domenica offriamo l’opportunità, anche online per chi è lontano, di vivere un momento di preghiera insieme. La preghiera ha un ruolo fondamentale per Hazrat Inayat Khan, è un momento in cui intonarsi, armonizzarsi, ascoltare la voce della Presenza Divina nel profondo del proprio cuore. La preghiera è parte fondamentale del percorso di ogni iniziato, scandendo la giornata in tre momenti in cui sostare nel pensiero del divino, perché: “È nella misura della nostra consapevolezza della preghiera che la nostra preghiera raggiunge Dio”.
Negli anni intorno al 1920 fu istituito ufficialmente il gruppo di preghiera di Confraternity: chi liberamente voleva aderirvi assumeva con gioia l’impegno di ripetere una serie di preghiere nell’arco della giornata, accompagnate dalla ripetizione in forma di mantra di uno dei versi.
Sono queste preghiere che la domenica mattina ripetiamo insieme in un momento intenso di unione, aperto a chiunque voglia parteciparvi. Le preghiere che Hazrat Inayat Khan ci ha lasciato sono infatti meditate allo scopo di poter essere pregate da chiunque, qualunque religione segua: la Chiesa di tutti è stata una delle tante visioni profetiche di Hazrat Inayat Khan, un profondo desiderio dell’anima che attende ancora di realizzarsi ma di cui si vedono finalmente segnali all’orizzonte che fanno ben sperare in una futura armonizzazione. Andando con cuore sincero alla fonte della propria religione si arriva inevitabilmente in un luogo in cui tutti ci ritroveremo uniti nell’essenza di ogni religione che è la stessa, poiché la fonte è una sola.
Dice Hazrat Inayat Khan: “Il sufismo è saggezza, non è né una religione né un culto né una dottrina né un’associazione segreta. Si potrebbe dire che il Sufismo è la stessa religione del cuore che è sempre esistita, sin da quando la saggezza è saggezza”.