I libri raccolti nella Collana Sufismo Universale sono frutto di decenni di impegno sostenuti dal desiderio di mettere a disposizione dei lettori italiani le opere del grande mistico Sufi Pir-o-Murshid Hazrat Inayat Khan, fondatore del Messaggio Sufi d’Amore, Armonia e Bellezza. Incoraggiata da Murshid Hidayat Inayat Khan ho iniziato a dedicarmi alle traduzioni dei testi allora a disposizione, raccolti in 13 volumi nella collana Sufi Message. Tali testi sono stati poi rivisti e talvolta ritradotti sulla base dell’immane lavoro di revisione degli originali donatoci dalla Nekbakht Foundation dal 1988 che ha consentito di recuperare anche una parte essenziale dei documenti esclusi dalle prime pubblicazioni. Fondamentale è stato il sostegno e l’incoraggiamento alle traduzioni italiane della Omega Publications – Centennial Edition, che sta pubblicando nello stesso ordine dei volumi originali i nuovi testi rivisti e corretti. Sono debitrice grata anche a chi ci ha concesso i diritti per “Madeleine” di J. Overton Fuller e per i disegni splendidi di H. Willebeek Le Mair che accompagnano le “Storie indiane Jataka” di Noor Inayat Khan.
A Murshid Hidayat Inayat khan devo il dono dei suoi libri meravigliosi e la sua fiducia nel mio lavoro di traduzione delle sue parole così efficaci per la nostra epoca pur rimanendo fedeli al Messaggio originale.
Ho cercato di essere al servizio del testo originale con una traduzione il più fedele possibile, nel rispetto delle parole stesse di Hazrat Inayat Khan che disse: “Non cambiate le mie parole, la forma o la frase a meno che non sia davvero necessario. Anche in tal caso, evitate molto attentamente tutti i cambiamenti che possono essere evitati. Altrimenti potreste perdere il senso del mio insegnamento, che è essenziale al Messaggio quanto il profumo nella rosa. Se la forma nella quale ho trasmesso il mio insegnamento non vi sembra corretta come dovrebbe essere da un punto di vista letterario, non importa, lasciate il mio linguaggio. Verrà un tempo in cui ci sarà una ricerca delle mie parole. Ora, se le mie parole non saranno accettate come moneta corrente, saranno sempre apprezzate come antiche”. (Sangita I, Talim).
Murshida Ameena M. Grazia Fumagalli
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