da Fede, In un Roseto d’oriente, Parte II – Incontro di studio 11/03/24

Se solo potessimo sviluppare la qualità chiamata fede, sulla quale è stato detto così tanto nelle scritture sacre, nella Bibbia, nel Corano, scopriremmo quale potere porta con sé

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È il segreto di ogni successo. Siamo qui per portare a termine lo scopo della nostra vita. Qual è questo scopo? Il nostro desiderio, la nostra inclinazione che è costantemente al lavoro nella nostra mente, questo è lo scopo della nostra vita. Se non riusciamo a realizzare quell’inclinazione, ce ne andiamo da questo mondo senza portare a termine il nostro scopo. Non c’è ragione per cui il desiderio non debba essere realizzato; l’esistenza stessa di un desiderio promette il suo compimento. Se non viene portato a termine, la causa di questo impedimento è la limitatezza dell’uomo; ha permesso alla sua debolezza di impedire la sua realizzazione. È la mancanza di fede dell’uomo che in genere provoca fallimenti. Nella fede si trova il segreto del compimento o del non-compimento di ogni pensiero. Non c’è dubbio circa la realizzazione di un desiderio se la fede dell’uomo lavora con esso. Ma quando la propria ragione e il dubbio arrivano e distruggono la speranza, in genere si va incontro a un fallimento. Questo significa che si deve credere e aver fiducia di tutti ciecamente? Non sarebbe una fede cieca? Non sarebbe oscurare la ragione, il potere di discriminazione tra giusto e sbagliato, tra possibile e impossibile? Supponiamo che una persona dica che state per diventare un re, e voi ci credete, questa sarebbe una fede cieca, poiché non c’è alcuna possibilità che si realizzi; ancor più impossibile sarebbe credere se vi si dicesse: “Sei un re”, quando non vedete alcun segno di regalità nella vostra vita, ma piuttosto il contrario! Ma il punto è che la prima lezione da imparare è avere fede in se stessi. Quante persone ci sono tra noi che non hanno fede in se stesse! È proprio questa mancanza che le induce a non avere fede negli altri. Quando una persona ha fede in se stessa, può avere fede anche negli altri. Ad esempio, se si sente che una persona è buona e spirituale, che importanza ha se tutto il mondo non pensa la stessa cosa? Ma se qualcuno dice: “Non so, forse l’altra persona pensa nel modo giusto, e io no”, allora non ha fede. Non sa che cosa sia la fede. Può aver fede in un uomo, e tuttavia man mano che i giorni passano arriva il momento in cui la perde. Una persona che non crede in se stessa non può credere in nessun altro, ed è veramente una non credente. La fede deve incominciare all’interno. La fede in se stessi dovrebbe essere così forte che anche se migliaia di persone dicessero “no”, si dirà “sì”. Fare affidamento sugli altri per ogni opinione, non avendo fiducia in se stessi per dire se è giorno o notte, alla fine porta non solo a non aver fiducia negli altri ma a sviluppare una sorta di follia. Fede significa fiducia in se stessi. Il segreto della fede è che può essere usata come medicina, e sarà meglio di una medicina; può essere ricchezza, e più grande della ricchezza; può essere una religione, e più grande di una religione; felicità, e più grande della felicità. Perché niente può comprare o vendere la fede. Se c’è qualcosa che si può chiamare grazia di Dio, è la fede e la fiducia in se stessi. È qualcosa che non si può insegnare né sviluppare; deve essere in una persona, ed essa può rafforzarla soltanto amandola, godendone. Deve svilupparsi da sola. La fede è di fatto un potere che opera in tutte le nostre vite, e ci viene data dal momento della nostra nascita. Questo potere viene oscurato non appena la ragione viene sviluppata, il che avviene durante il processo dell’acquisizione della conoscenza necessaria per mantenere semplicemente la vita; e allora si perde la fiducia in se stessi e anche la fiducia negli altri. Questo è il dubbio, che è il più grande nemico dell’anima nel suo progresso verso la realizzazione del sé. Viene eliminato non appena si percepisce che la fede è realmente un potere che viene da Dio, con cui Dio cerca di esprimerSi tramite l’individuo. La fiducia è assicurata, non da una fede cieca ma da un’attenta comprensione della vita che ci circonda. Il sé più alto è allora in grado di essere come un cavaliere su un cavallo, e di dirigere tutte le questioni e le azioni del sé inferiore. La fede difende il desiderio innato del sé superiore, e più la fede si sviluppa, più grande è la sua influenza, tramite noi, su tutto l’ambiente che ci circonda. La fede produce fede. La fede, inoltre, deve dominare la ragione e dirigere la ragione; e lo farà con più sicurezza quando realizziamo che ogni pensiero, desiderio, e impulso che arriva ai nostri cuori viene da Dio, per essere portato a compimento per un Suo grande scopo.