Desidero rivolgere ai miei mureed alcune parole che troveranno utili nel percorso.
I miei mureed devono considerare che l’iniziazione data nell’Ordine Sufi è una fiducia molto segreta e sacra, qualcosa di troppo sacro per parlarne davanti a chiunque. Dobbiamo cercare, quando parliamo con gli amici, che sono in sintonia o meno con i nostri ideali, di astenerci dal discutere le nostre convinzioni e i nostri principi, per non parlare di fenomeni o di miracoli, perché meno discutiamo, più facile è il percorso. Non è il sentiero per tutti; non a tutti interessa percorrerlo, e sarete scoraggiati e trattenuti se vi mostrerete diversi dagli altri. Sono gli umili che andranno avanti. Più siamo umili, più progrediremo. La nostra religione sacra è molto vicina al nostro cuore e alla nostra anima; non possiamo esprimerla a parole, e cercando di farlo la sminuiamo invece di elevarla. Dobbiamo mantenere saldamente tatto e saggezza come le cose più utili sul sentiero. In secondo luogo, abbiamo una responsabilità maggiore nella nostra vita rispetto alla responsabilità di chi conduce solo una vita mondana. Abbiamo due responsabilità, la responsabilità mondana e la responsabilità spirituale, e possiamo portarne il fardello solo se osserviamo le regole, regole che ci consentano di suonare la nota dell’armonia in parole e azioni. Dobbiamo prima pensare e poi agire, e dobbiamo vedere che i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni sono armoniosi. Dobbiamo essere armoniosi non solo con chi è potente, ma con chi è mite; non solo con i saggi, ma anche con gli stolti e gli ignoranti. Il nostro fardello è un doppio fardello, il fardello della vita nel mondo e il fardello del nostro alto ideale, e non possiamo portarlo se non facciamo dell’armonia la nota fondamentale della nostra vita. Se i miei mureed profetizzassero, facessero prodigi e facessero miracoli, ciò non mi renderebbe orgoglioso di loro; ma ciò che mi renderà orgoglioso è se adempiranno in modo soddisfacente i doveri della vita quotidiana, piccoli o grandi che siano; se penseranno rettamente, parleranno rettamente e agiranno rettamente, dando così un esempio agli altri e rendendo la vita armoniosa. Se discutiamo di dottrine e principi non si ottiene nulla. Le discussioni diventano una sorta di passione a cui non c’è fine. Se tentiamo di imporre le nostre opinioni agli altri, questo ci rende bigotti, ristretti; il nostro atteggiamento mentale deve essere tollerante. Se i nostri ideali sono veri e vivi, si esprimeranno nella nostra vita come un fenomeno vivente. Se la nostra anima ha raggiunto la verità, vivremo la verità in cui crediamo. Invece di predicare agli altri, dobbiamo servire gli altri. Non c’è modo migliore di servire Dio che servire il nostro prossimo con amore. È una cosa così semplice da ricordare, l’atteggiamento amichevole, il pensiero dell’armonia in ogni piccola cosa, e se agiamo così allora il nostro successo è sicuro. Le meditazioni e le pratiche che vi vengono date devono essere fatte regolarmente, senza interruzioni e senza alcun dubbio sui loro effetti, poiché i risultati vengono non solo dalle pratiche ma dalla fede con cui sono fatte. Il risultato non è spesso veloce nell’arrivare, ma se è lento non è colpa della pratica, ma di qualche difetto nella nostra stessa vita. Le pratiche saranno preziose quanto le consideriamo preziose. Non c’è religione insegnata nel messaggio Sufi che vi ostacoli nella vostra fede. Ciò che viene insegnato approfondirà sempre di più la vostra religione, e coloro che non hanno religione troveranno nel messaggio Sufi la loro fede in Dio. I nostri ideali sono grandi, anche se è vero che i nostri numeri sono ancora piccoli, nonostante la diffusione del messaggio negli Stati Uniti, in Olanda, Belgio, Francia, Italia e Svizzera, e in altre parti; ma non ritengo che abbiamo ancora cominciato. Quando ci saranno mille lavoratori pronti e disposti a prestare il loro servizio in risposta alla chiamata, quel giorno il nostro lavoro comincerà. Le difficoltà nel costruire il lavoro sono grandi, innumerevoli e senza fine, e sebbene molte cose si siano sistemate negli ultimi anni, e sebbene il messaggio sia progredito, tuttavia con la crescita dell’organizzazione al servizio dell’umanità anche le difficoltà aumentano. Ma non guardiamo alle difficoltà; non c'è difficoltà che non possa essere superata, e ricordate che nulla può impedirci di rendere un servizio a Dio e all’umanità in questo nostro sacro compito. Se fossi solo e tutti fossero contro di me, resterei saldo fino al mio ultimo respiro. La mia consolazione è che ci sono anime veramente devote di cui posso fidarmi e su cui posso contare che rimangono al mio fianco pronte a servire ad ogni costo. Realizzate la vostra grande responsabilità e siate consapevoli del vostro dovere verso la promozione del messaggio nel compimento del quale tutti realizzeremo lo scopo della nostra vita. È il continuo desiderio di creare armonia che crea la grandezza nella vita. Ringrazio tutti per il vostro aiuto e per il vostro servizio per la Causa. E grazie a tutti voi per avermi onorato in questo giorno con la vostra presenza. La Provvidenza ci ha riuniti per poter parlare e incontrarci, e per poter pensare e pregare insieme e chiedere l’aiuto del Signore affinché possiamo essere degni di servire i nostri simili nella causa di Dio e dell’umanità. Dio vi benedica